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Laura Niolu, 13 ottobre 2013
ELETTROSHOCK
I meccanismi della mente sono un po’… perché mi tocco sempre la testa? Io, be’… oggi mi sono alzato spaventato e volevo andare in ospedale, ho percorso tutta la passeggiata a piedi e… ah, mi avete visto, marciando a passo spedito? Eja… erano le sette del mattino… ah, tu eri in bici? Mi volevi fermare ma non vedevo nessuno? Eja… sono arrivato al pronto soccorso e sono tornato indietro… poi ho cambiato idea, ho fatto tre chilometri a piedi e altri tre per tornare indietro. Come mai sono così, dite? Così come? Ah, sì… inquieto? Avevo quindici anni, un incidente in bicicletta… proprio di fronte a casa… un’auto mi ha investito… se mi hanno pagato i danni? Che danni? Ah, ecco… no, soldi non ne ho visto… ho sbattuto la testa e… è da allora che il mio cervello mi fa stare male, sono spaventato, ho paura. Se lavoro? Eja, io… Ho lavorato per cinque anni, dai quindi ai venti, con mio padre, facevo il muratore. Che scuole ho fatto? La seconda media, la scuola non. Ti interessa la mia terapia, perché anche tu… come me? Ah… eja, vedi io… prendo Risperdal Haldol Lorazepam Serenase Tavor Valium e altri farmaci… quante gocce? Dieci venti trenta cinque, dipende… ah… Risperdal lo prendi anche tu per le crisi depressive? Cosa sono le crisi depressive? Di Risperdal comunque mi fanno una puntura una volta mese. Dicono che mi serve per calmarmi. Eja, io… percepisco una pensione, per meriti sportivi però, sono cintura nera di judo. Se faccio ancora judo? No, non lo faccio più, mi sono stufato di tutti, anche dell’istruttore e di tutta la mia famiglia, di tutti ti dico… in generale… basta… Sono terrorizzato… la primavera per me è sempre stata una condanna. Anche per te, mi dici? Io esco fuori di testa non ci capisco più niente penso che quelli della televisione ce l’abbiano con me, manie di persecuzione le chiamano gli esperti. A volte anche in inverno… sono sempre più atterrito ho l’angoscia e quando ho paura dormo con mio padre e mia madre nel letto, in mezzo a loro… la notte mi corico alle due, due e mezza, anche mia madre si corica a quell’ora. Se bevo? No, non ho il vizietto, non bevo alcolici, anche se a volte ho mischiato Amaretto di Saronno con… come si chiama? Con Rum, credo. A diciott’anni mi hanno fatto l’elettroshock a Sassari… da allora sto meglio, anche se sono sempre Disturbo bipolare, dici? No! Io non sono schizofrenico… ah, la schizofrenia è un’altra cosa? Disturbo dell’umore? Be’… No, non assumo litio… C’è una frase che mi opprime: Morire senza soffrire. Ci penso sempre instancabilmente. Ho cercato molte volte di morire, tante ma tante… una volta mi sono buttato sotto negli scogli del lungomare, ero seduto a un tavolino con i miei “Tu puoi volare!” mi diceva. Così ho preso la rincorsa ho scavalcato e… mi sono tutto fracassato… poi quella voce non l’ho sentita più… no, non avevo bevuto, solo uno o due chupiti… non lo so neanche io come faccio a essere ancora i piedi… un’altra volta mi sono legato la corda di judo al collo, ho stretto forte ma… mio padre Spesso mi taglio… le lamette me le porto sempre appresso, le volete vedere? Ah, no, ti fanno impressione? No, sono nuove e brillano! Be’, devono essere dodici… che cosa? I tagli! Eja, devono essere fatti di seguito… distribuiti nella giornata, dici? No, di seguito, così guarda… non lo faccio? Ah, va be’, più tardi, allora… la lametta me la rimetto in tasca, aspe’… ah ecco, sì… perché mi copro le braccia con la maglia, dite? No, non è che mi vergogno dei tagli è che… mi vergogno perché non ne ho abbastanza! Autolesionismo, dici? Eja, lo so, ma tagliarmi mi fa stare bene mi esalta mi sento importante! Se è una richiesta d’aiuto? Oddio… a smettere non. ci sono cliniche per questo? Ma per cosa? Malattia? Quale malattia? Cosa ne pensano i miei? Mio padre mi dice che sono tutto intero, ho le mani, sono sano, le analisi sono andate bene, anche se qualche volta mi bevo l’acqua salata, però pulita, vado in spiaggia… se mi piace il mare? No, giusto un tuffo ogni tanto… vado via subito… dunque ti dicevo… metto i palmi a cucchiaio, e la bevo… sei o sette Credi che se faccio le analisi del sangue, c’è qualcosa che non va, se bevo l’acqua salata? No, dici? Ah, meno male! E poi una volta mi sono impaurito, il cuore mi martellava nel cervello, dopo una pippa sbagliata… una volta ho pisciato dei sassolini e mi sono spaventato… Dio… ho avuto paura, spesso mi faccio una pippa e mi bevo lo sperma per purificarmi… no, non l’ho letto da nessuna parte, è una cosa che ho pensato io, perché è una cosa mia e allora mi purifica, infatti… me ne sono accorto di stare meglio, dopo. Meglio come? Più pulito… Se sono fidanzato? No, non ho mai avuto una ragazza, Quanti anni ho? Quasi trentasei… no, non ho mai toccato una donna. Dici che ci sono tanti ragazzi come me? Comunque finché ci sono mio padre e mia madre, va bene. Eja, cammino molto, tutto il giorno non faccio che camminare… non leggo, no, non dirmi di leggere, leggere mi fa uscire fuori di testa, non lo sopporto. Le parole mi ballano sotto gli occhi… l’effetto dei farmaci dici? Che farmaci? Se scrivo? Eja, ho avuto quattro moto di diversa cilindrata, fra cui un Garelli, adesso non ne ho più… sono stufo di girare a piedi. Il computer? Eja, ho capito cosa intendi… quella cosa grossa e larga, grande come una casa, ma io non… Se faccio attività fisica? No, non ne ho voglia e poi cammino. eja, lo so che mi fa bene… oddio, spesso sono allarmato, ho le palpitazioni… la mattina quando mi sveglio… a che ora? A tutte le ore… anche di notte… mi sveglio di soprassalto, sbarro gli occhi e… l’altra notte ho sognato che mi avevano sparato… ho cercato di aprire le palpebre ma rimanevano chiuse incollate… ero terrorizzato ho urlato a squarciagola nel buio fitto della stanza… è venuta mamma a consolarmi. Faccio anche sogni belli, sai? Immagini luminose… l’altra notte ho sognato di essere in moto con una ragazza che mi piace, una mia amica, no, non l’ho conosciuta nel Centro, lei è tranquilla… io guidavo lei mi stringeva con le sue braccia sui fianchi ma non riusciva a cingermi la pancia, non ci arrivava, sai com’è… Bevo molta acqua mischiata con succo coca cola aranciata… tutto, perché cammino molto e poi entro in bagno a fare la pipì, bevo anche molta Redbull… no, non mi fa male, il medico mi ha detto di fare quello che mi sento. Se mi piace lo psichiatra? Sì, oddio… ce n’erano altri due prima, come Meloni e Senes, sui quarantadue anni, erano più bravi, ora lavorano al carcere… io vado al Centro di igiene mentale di Sassari, ma non dirmi di viaggiare… andare a Cagliari, dici? No, non dirmi di muovermi… il rombo della macchina o del treno, mi fa andare fuori di testa… mio padre dice sempre: non lasciare la strada vecchia per la nuova si sa quel che si lascia ma non si sa quel che si trova. Cosa mi consigli? Dici che a Cagliari c’è una psichiatra? No, grazie… ciao… ah, ok… vengo con voi… va bene una bottiglietta d’acqua, grazie… siete a piedi o… mi date un passaggio? Ah, siete a piedi… perché sono stufo di camminare… se mangio a casa? Ho mangiato qualcosa prima, patatine roba così, ma no, non devo pranzare… a ferragosto mio padre compra l’aragosta, voi no? Eh, lo so… l’aragosta costa molto, mio padre la compra una volta all’anno. Sì… avete ragione voi, sono sensibile, è vero… come Roberto Baggio, anche lui… Ah, okkei okkei, ora vado in bagno a fare la pipì e poi torno a casa da mio padre e mia madre, eja, ci sono tutti e due adesso, ciao… grazie… alla prossima… no, tranquille… quando mi taglio e sanguino in faccia in pancia sulle braccia… mi piace disinfettarmi con batuffoli di cotone e acqua ossigenata… ho tutto in borsa… ciao e

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